Oltre alla
festa del Santo Patrono, moltissime erano, nella tradizione
cesarese, le ricorrenze religiose che, nel corso dell'anno,
costituivano per la gente del paese, importanti momenti di
devozione.
Ad esse erano sempre associate particolari usanze, sia
rituali che gastronomiche,legate a tradizioni antichissime,
che ai nostri giorni sono andate, purtroppo,in buona parte
perdute. Restano, tuttavia, nel calendario cesarese, molte
feste che, se da un lato hanno perduto il loro corredo di
tradizione, mantengono ancora, vivissimo e sentito, il loro
valore religioso.
Tra esse ricordiamo le feste di:
Maria Ausiliatrice - 24 maggio
Corpus Domini - giugno
S.Antonio da Padova - 13 giugno
Maria SS delle Grazie - 8 settembre
prima delle quali si tengono tridui o novene di
preparazione,e culminanti nelle processioni delle rispettive
statue e dell'Eucarestia (Corpus Domini) per le vie del
paese, con musiche, spari e festeggiamenti.
Le festività natalizie e pasquali, invece, sono quelle che
uniscono alla sempre forte componente spirituale alcune
usanze tradizionali ancora vive: la preparazione di dolci
tipici, l'allestimento dei presepi e del "fussuni", il
grandioso e spettacolare ceppo natalizio attorno al quale,
dopo la messa di mezzanotte, i ragazzi trascorrono alcune
ore al suono delle ciaramelle, oppure, ancora, la
celebrazione, nel periodo pasquale, dei "sabati di
categoria", risalenti storicamente alle corporazioni d'arte
e mestiere medievali.
Tra le feste cesaresi prettamente laiche, il carnevale la fa
da padrone: è molto sentito e viene festeggiato con
sfilate, balli in maschera e cortei di carri allegorici. In
famiglia si preparano i dolci tipici da offrire ai bimbi in
maschera che bussano alla porta: a condizione, naturalmente,
che si facciano prima riconoscere! |
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